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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

A Parigi ha vinto lo spettro del terrore

Non c'è atto più vile che quello dell'attentato. Ma se agiscono così, un motivo ci sarà. Luca Picotti 5^H Introduzione di Raffaele Indri 5^L   Il video più inquietante prodotto e distribuito dallo Stato islamico è forse quello in cui un ragazzino siriano – avrà sì e no dodici anni – impugna una .22 e scarica una decina di colpi su una presunta spia del Mossad. Si volesse analizzare come la struttura formale dei video che mostrano le esecuzioni dell'ISIS sia andata evolvendo nel tempo (dal primo caso ampiamente descritto dai media, quello del fotoreporter statunitense James Foley), indubbiamente affascinerebbe il progressivo raffinamento delle tecniche volte a colpire l'immaginario occidentale cui il gruppo si rivolge. L'atto dell'assassinio diviene via via più esplicito e la post-produzione assume un ruolo sempre più centrale: l'applicazione di filtri cromatici si intensifica, si assiste all'introduzione di slow motion, split screen e so

Editoriale

di Nicola Petrucco 5^H   Ed eccoci qua, sopravvissuti all’ondata di compiti pre-fine quadrimestre e a quella più tradizionale di dicembre; il Preludio, pur fra mille peripezie è qua pronto a darvi manforte per queste ultime ore dell’anno (solare, non sperate). Dall’ultimo numero sono accaduti fatti che rimarranno nella storia e che condizioneranno a lungo le nostre vite. Di questi avvenimenti troverete ovviamente traccia all’interno di questo numero: abbiamo raccolto con l’intervista di Francesca la testimonianza diretta dei fatti di Parigi vissuti dalla figlia della prof. Pizzo. Inoltre la fusione dicotomica fra il buon Raffaele Indri e Luca Picotti ha portato i suoi frutti: un’analisi intelligente su un aspetto che spesso viene tralasciato farà riflettere chi di voi riuscirà a schivare egotismi e incidentali (ma vi vogliamo benissimo lo stesso). Volutamente abbiamo voluto prendere la questione di profilo e non di petto: troppi, davvero troppi fra gli “intellettuali” e i giorna